L’AUTORE
Mohamed Maalel (Andria, 1993) è un giornalista italiano. Da sempre interessato alle culture in transizione, lavora come giornalista per il Giornale di Sicilia. Dal 2016 è analista per il programma televisivo Tvtalk, su Rai3. Vive tra la Sicilia e la Puglia, ma con il chiodo fisso verso la Tunisia, terra di suo padre e origine della sua duplice cultura. Con Accento ha pubblicato “Baba”, il suo primo romanzo.
IL LIBRO
Ahmed nasce in una famiglia in cui le lingue e le ricette si mescolano: riso patate e cozze e taralli convivono con couscous e baklawa, così come si mischiano l’italiano e il tunisino nelle discussioni tra genitori e figli. Ma la sua è anche una famiglia che nasconde delle ombre: Taoufik è un padre spesso violento, capace di costringere il protagonista a rinunciare alla sua infanzia e tuttavia capace anche, in un disorientante cortocircuito, di slanci d’amore e tenerezze. Quando, ormai adulto, Ahmed lo raggiunge in ospedale, avvia con lui un dialogo reso ancora più urgente dalla malattia. Il protagonista ricorda la propria vita turbolenta, dai viaggi in Tunisia al trauma della circoncisione, dal privilegio di essere il figlio più amato alla scoperta sofferta della propria omosessualità, dai giorni di mercato ad Andria all’Erasmus a Tunisi come occasione di confronto con le proprie radici. Baba, romanzo d’esordio di Mohamed Maalel, è una storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami. Una lunga confessione a un padre a cui non ci si è potuti mostrare fino in fondo per quello che si è, un racconto intenso e talvolta spietato, nel quale la rievocazione delle violenze si accompagna a un commovente desiderio di comprensione e di riscatto.
L’EVENTO
Alle 18.30 a catalizzare l’attenzione del pubblico del festival ci sarà lo scrittore Mohamed Maalel, per un incontro con una rappresentativa di aspiranti scrittori del progetto Palestra Letteraria, durante il quale presenterà il suo romanzo d’esordio “Baba” (Accento Edizioni, 2023),una storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami. Una lunga lettera a un padre a cui non ci si è potuti mostrare fino in fondo per quello che si è, in cui il racconto si rovescia presto, in realtà, nel più commovente tentativo di ascolto e accoglienza.